Reginaldo Ansidei: la storia di un sindaco e della sua città

Laura Zazzerini, Michele Chiuini, Franco Venanti, Vincenzo Ansidei di Catrano

La conferenza del 30 Luglio a Palazzo della Provincia di Perugia

La conferenza tenuta da Laura Zazzerini nella sontuosa sala ‘’Falcone e Borsellino’’ di Palazzo della Provincia a Perugia è stata per i numerosi partecipanti un’opportunità di riflessione sull’importanza di Reginaldo Ansidei nel bicentenario dalla sua nascita.

Ad organizzare l’evento l’Associazione Luigi Bonazzi, una delle più longeve del capoluogo, arrivata alla ricorrenza dei sessant’anni dalla fondazione: nasceva infatti nel 1963 per iniziativa del pittore Franco Venanti insieme a Gerardo Dottori e altri intellettuali perugini.

Proprio Franco Venanti ha aperto l’incontro, presentando un’epoca, il secondo Ottocento, che raramente è oggetto di convegni: ‘’del risorgimento non se ne parla abbastanza’’. 

Tra il pubblico era presente Vincenzo Ansidei di Catrano, rettore del Nobile Collegio del Cambio, il quale ha ricordato la storia degli Ansidei: ‘’una famiglia che ha permeato la vita della città in tanti modi e con diversi personaggi illustri’’. Di rilievo storico, ha ricordato, anche la committenza della celebre Pala Ansidei di Raffaello, realizzata per la chiesa di San Fiorenzo a Perugia e ora alla National Gallery di Londra.

Michele Chiuini, vice presidente dell’associazione, ha quindi introdotto la giornalista e bibliotecaria Laura Zazzerini sottolineando la sua profonda conoscenza della storia locale e la perizia nella ricerca storica.

Con l’ausilio di materiale documentario e archivistico Zazzerini ha restituito nel dettaglio brani di storia perugina con aneddoti poco conosciuti.

La conferenza nella sala ”Falcone e Borsellino”, Palazzo della Provincia

Ricoprendo la carica di sindaco (1861-1867 e 1870-1879), Reginaldo Ansidei si è occupato di molte problematiche urbanistiche, tra le quali il nuovo progetto di costruzione di Palazzo della Provincia, affidato ad Alessandro Arienti, nel luogo della distrutta Rocca Paolina.

‘’Molti oggi ritengono che Perugia sarebbe più bella se la rocca fosse ancora in piedi. Dobbiamo piuttosto pensare a cosa rappresentava il forte paolino per i perugini del tempo: descritto nei giornali ottocenteschi come  uno ‘’stecco nell’occhio’’ e una ‘’vergogna’’, era davvero una grande ferita, la testimonianza di una violenza subita.’’

Ansidei, ‘’perfetto galantuomo’’ e ‘’persona amorevole’’, uomo che non è mai sceso a compromessi politici, ha sempre trovato il modo di ovviare allo scontento dei perugini: quando ad esempio nel 1866 arrivò a Perugia il treno a vapore e la città criticò in ogni modo quella ‘’bestia  fumante’’, il sindaco, per addolcire la pillola, restituì ai cittadini i pegni lasciati al Monte di Pietà e risollevò le amarezze.  

Si è inoltre dedicato alla costruzione di un nuovo sistema viario, quello che oggi noi percorriamo in auto e che passa per via Cacciatori delle Alpi, via XX Settembre e via Mario Angeloni; a lui si devono molti nomi di strade e piazze come via Vermiglioli, via Danzetta, via Alessi e viale Indipendenza.

Istituì nel 1863 la Pinacoteca Civica Pietro Vannucci e ricoprì, tra i diversi incarichi, quello di Presidente dell’Accademia delle Belle Arti per cui viene ricordato come ‘’artista nell’anima’’.

In finale di conferenza, anche due news: le ricerche di Laura Zazzerini hanno permesso l’identificazione della maschera mortuaria di Ansidei, conservata presso l’Accademia delle Belle Arti di Perugia, e il riconoscimento del busto della Biblioteca Augusta a lui dedicato, realizzato dallo scultore Giuseppe Frenguelli ed erroneamente confuso fino ad oggi con quello di Carlo Bruschi.

Busto di Reginaldo Ansidei alla Biblioteca Augusta di Perugia

La studiosa conclude: “ricordiamoci, quando passiamo per le vie della città che conducono al centro, che lo dobbiamo a Reginaldo Ansidei”.

Laura Zazzerini, Franco Venanti, Michele Chiuini

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Written by Giulia Ciacci

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